Il matrimonio islamico: aspetti legali e religiosi
Il matrimonio islamico non è un semplice rituale religioso, ma un vero e proprio contratto tra due individui, conosciuto come Nikahnama. Fondato su principi e basi religiose, questo contratto definisce i ruoli giuridici dell’uomo e della donna all’interno del matrimonio.
Oltre al matrimonio tra musulmani, il Corano ammette anche l’unione tra un uomo musulmano e una donna non musulmana (cristiana o ebrea), ma non il contrario. È, inoltre, permesso il divorzio e agli uomini è concessa la poligamia, purché il trattamento economico e affettivo sia equo tra le mogli.
I passi necessari per procedere alla cerimonia
La celebrazione del matrimonio islamico segue fasi ben definite.
Un mese prima del rito, i futuri coniugi partecipano a un percorso di preparazione tenuto dall’Imam, la guida morale e spirituale della comunità islamica di appartenenza.
L’addio al celibato e nubilato si festeggia nella casa degli sposi in presenza dei giovani. Durante questa festa, le mani e i piedi della donna vengono dipinti con l’henné, un rituale per invocare fortuna e fertilità.
Prima della cerimonia, c’è una fase importante: la decisione del Mahr, un dono nuziale che lo sposo offre alla futura moglie. Attraverso questo gesto, lo sposo testimonia il suo affetto e si impegna nella relazione in modo duraturo, prendendosi a carico i bisogni materiali della nuova famiglia.
La preparazione della sposa
Il giorno delle nozze, la futura sposa si prepara per il grande giorno con un rituale di bellezza a base di creme e essenze profumate. Durante i festeggiamenti indossa diversi abiti, spesso più di sette, mentre un entourage di damigelle la sostiene e la aiuta con i cambi d’abito.
L’abito da sposa islamico: un capolavoro di modestia e stile
L’abito da sposa islamico si distingue per la sua lunghezza, che arriva fino alle caviglie, per le maniche lunghe e il collo alto, che copre il décolleté. I tessuti utilizzati sono principalmente chiffon e raso, spesso decorati con perline, ricami in oro e altri motivi ornamentali. A completare il look, il copricapo tradizionale, sempre coordinato al colore e al modello dell’abito.
La cerimonia: le tradizioni islamiche
La celebrazione di questa unione, chiamata Nikâh o Fâtiha, può svolgersi in una Moschea o presso l’abitazione dei genitori della sposa.
Seguendo le tradizioni, la donna viene accompagnata all’altare dal padre o dal Wali, il suo tutore.
Durante la cerimonia, vengono recitati dei versetti del Corano e, dopo questa lettura, gli sposi si scambiano una dichiarazione in cui affermano la loro volontà a sposarsi. A seguire, il tutore della sposa ufficializza l’unione, chiedendo alla coppia se desidera condividere la vita come marito e moglie, accettando le condizioni del contratto matrimoniale. Al termine della celebrazione, lo sposo omaggia la sua donna con un dono floreale.
Il giorno dopo il matrimonio, si celebra il ricevimento nuziale, in arabo Walima, offerto dallo sposo e dalla sua famiglia. Questo rito include un banchetto, musica, danze e il taglio della torta che, come da antica tradizione, è fatto con una spada. Alla fine dei festeggiamenti, gli ospiti lanciano riso e petali in segno di augurio e gli sposi partono per la luna di miele.
La festa matrimoniale tradizionale islamica è un’esplosione di colori, musica, canti e balli e coinvolge l’intera comunità. Le celebrazioni, differenti per ogni famiglia, possono durare anche per diversi giorni, creando un’atmosfera festosa e coinvolgente. Queste tradizioni, ricche di simbolismo, devozione e comunità, trasformano la cerimonia in un’esperienza sociale e spirituale.